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GIOCHI DI POTERE
(PATRIOT GAMES)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 8 novembre 1992
 
di Phillip Noyce, con Harrison Ford, Anne Archer, James Fox, Richard Harris (Stati Uniti, 1992)
In visita a Londra, Jack Ryan ex agente della CIA assiste ad un attentato ad un cugino della regina da parte dell'IRA. Improvvisamente conscio del proprio passato d'Indiana Jones, il nostro Harrison Ford non ci pensa un attimo: si butta a pesce, e si fa giustizia da solo. Nemmeno a farlo apposta, uno dei giustiziati è il fratellino del più carogna dei terroristi. Il resto è tra le varie cose di GIOCHI DI POTERE che non si stenta ad indovinare: appena scappato dal carcere (cioè subito, visto che i carceri sono fatti per scappare) la carogna in questione insegue Indiana oltreoceano. Fratellino per fratellino, tanto vale mitragliare moglie e figliola dell' Indiana. Al quale a questo punto non rimane che una soluzione: reintegrare alla CIA. Dove, grazie ai satelliti, prevedere ogni mossa dei perversi (lo sappiamo da tempi di Saddam Hussein) è più semplice che giocare a flipper.

Meglio le storie idiote filmate bene, oppure quelle intelligenti filmate male?

Molto meglio le prime, si diceva a proposito di CACCIA A OTTOBRE ROSSO (sottomarino superatomico sovietico fugge in Occidente inseguito da buoni americani e cattivi russi... ) che già era stato tratto da un romanzo di neo-spionaggio del medesimo Tom Clancy; delle quali è fatto in gran parte il cinema americano, a cominciare da quello più grande. Ma Phillip Noyce non è il talentuoso John Mc Tiernan del sottomarino di Sean Connery: il suo intervento registico non va aldilà di un gradevole, ma ormai generalizzato savoir faire hitchcockiano corretto James Bond; con un finale più strampalato che rocambolesco dalle parti di CAPE FEAR, che già è un fine-serie dello Scorsese ancora in circolazione.

Rimane, allora, soltanto l'idiozia del contenuto: che si da un gran daffare per farci credere - oltre all'onnipotenza della tecnologia di cui sopra - che ogni movimento di liberazione è composto da un manipolo di pazzi isterici e paranoici, pronti a sparacchiarsi sulle dita dei piedi pur di poter premere allegramente sul grilletto.


   Il film in Internet (Google)

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